Hai notato che, nonostante gli sforzi, non riesci a ridurre i tuoi consumi energetici? Hai forti difficoltà nel riscaldare o raffrescare gli ambienti interni della tua abitazione nonostante tenga ormai chiuse le finestre in tutte le stagioni per evitare di disperdere il calore durante l’inverno e il fresco durante l’estate? Vuoi migliorare il confort abitativo della tua casa o temi seriamente per la stabilità dell’edificio in cui vivi? Se la risposta a queste domande è si, allora continua a leggere e approfondisci con noi le caratteristiche degli incentivi attualmente in vigore.
Il riferimento non può che essere all’ecobonus/sismabonus 110%. Una misura d’incentivazione volta a rendere le case italiane più efficienti, più sicure e, perché no, più appetibili sul mercato.
A differenza delle precedenti, l’ecobonus 110% consente un abbattimento dei costi legati ad interventi d’efficientamento energetico o di messa in sicurezza che non incontra eguali, al punto da non essere più un peso per le tasche dei cittadini. Nel corso di questa guida definitiva all’ecobonus 110%, scoprirai che l’abbattimento dei costi è solo uno dei tanti vantaggi.
Come funziona l’ecobonus 110%?
La procedura per il riconoscimento dell’ecobonus 110% ha inizio con specifica domanda da parte del titolare di un diritto reale, dell’affittuario, di enti pubblici non svolgenti un’attività commerciale, di associazioni tra professionisti o di titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
La domanda relativa all’ecobonus 110% va trasmessa all’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) entro il 31 dicembre 2022, allorquando si tratti di villette o abitazioni monofamiliari. Termini più estesi sono stabiliti nel caso di interventi riqualificanti su condomini o su immobili di proprietà di cooperative. In particolare, quando i lavori riguardano immobili appartenenti a cooperative, bisogna aver completato almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, dovrai inviare la domanda ENEA per il riconoscimento dell’ecobonus 110%. La comunicazione ENEA riporta i dati anagrafici del beneficiario, le informazioni inerenti allo status dell’immobile agevolato ed una precisa ricostruzione dell’intervento completato.
Sicuramente starete pensando che l’iter di riconoscimento dell’agevolazione appena descritto rappresenti un interminabile viaggio nell’inferno burocratico del nostro sistema! Ebbene non preoccupatevi perché, come Virgilio accompagnò Dante nel suo viaggio infernale fino al raggiungimento del Paradiso, cosi noi della De Feo metteremo a vostra disposizione tecnici ed esperti che vi accompagneranno durante tutto l’iter burocratico fino al riconoscimento dell’agevolazione!
Detto questo, merita ricordare che siamo dinanzi ad un’agevolazione multiforme. Un’espressione accolta dalla dottrina e dalla giurisprudenza per mettere in evidenza quella possibilità di scegliere tra l’assegnazione del credito d’imposta, l’applicazione dello sconto in fattura e la cessione del credito a soggetti terzi. Con ciascuna delle soluzioni messe in campo dall’esecutivo, i costi dei lavori sono prossimi allo zero. Per maggiori dettagli in merito a quest’ultimo punto ti invitiamo a compilare il form in fondo alla pagina.
Quali interventi copre l’ecobonus 110%?
Sicuramente, sarà capitato anche a te di sentirne di cotte e di crude sugli interventi inclusi nell’ecobonus 110%. Fidati, non sei il solo. Non potendo più reggere una marea di fake news, abbiamo deciso di intraprendere una ricerca connessa agli interventi agevolati, scoprendo chiarezza e comprensibilità nelle parole del legislatore. Una sorprendente perizia e cura nei dettagli, spesso venuta meno su altri frangenti.
Si è già detto che l’ecobonus 110% si applica a lavori di riqualificazione energetica con miglioramento di almeno 2 classi oppure con acquisizione della classe più alta possibile. Tanto nell’ipotesi di miglioramento quanto in quella d’acquisizione, serve un Attestazione di prestazione energetica (Ape) rilasciata da un tecnico qualificato.
Tutt’oggi, gli interventi che danno diritto ad un credito d’imposta pari al 110% sono definiti trainanti e si trovano elencati nell’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013. Tra questi interventi, spicca l’installazione di un cappotto termico isolante sulle superfici opache dell’immobile, la creazione di un tetto isolante ventilato la sostituzione di infissi con l’installazione di schermature solari, l’inserimento di micro-generatori per la fornitura di energia, l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici fino ad una spesa di 3000 euro e l’opera di demolizione e ricostruzione dell’immobile implicante un maggiore efficientamento energetico.
Per un confronto tra le necessità e le alternative esistenti, il nostro consiglio è la richiesta di un parere ad un professionista nel settore che noi della De Feo possiamo mettere a tua disposizione in qualunque momento.
Chi può richiedere l’ecobonus 110%?
In una guida definitiva all’ecobonus 110%, non può mancare un focus sui richiedenti l’incentivo. Al pari degli interventi ammessi, il decreto Rilancio 2020 propone una lunga lista dei possibili richiedenti: immobili unifamiliari, villette indipendenti e condomini, dai mini-condomini fino a quelli composti da centinaia di unità immobiliari. A variare, sono innanzitutto i limiti di spesa.
Per fare un esempio, se il cappotto termico viene montato su un immobile unifamiliare, il tetto massimo di spesa è fissato a 50.000 euro. Al contrario, se lo stesso tipo d’intervento fosse completato su un condominio da otto unità abitative, il tetto massimo per singola unità abitativa arretrerebbe a 40.000 euro che, facendo i dovuti calcoli, equivarrebbe ad un tetto massimo di spesa per l’intero condominio pari a 320.000 euro.
Se sei interessato e vuoi ottenere uno studio di fattibilità sul progetto che hai in mente, comprensivo di una dettagliata stima dei costi e dei benefici, ti invitiamo a prendere contatto con noi compilando il form sottostante.