Il Torrione e la Porta di Mezzo di Gallese (VT) – Restauro architettonico, riqualificazione e consolidamento statico
Brevi cenni storici. Mezzo millennio non è stato sufficiente a trasformare l’immagine della città di Gallese: corpo urbano raccolto da una possente cinta muraria, nell’indistinto paesaggio rurale, da dove le emergenze architettoniche ridisegnano nel loro stagliarsi all’orizzonte la struttura rappresentativa e simbolica della città. La Porta di Mezzo, da secoli unico filtro di accesso alla città, fu progettata durante la risistemazione urbana degli inizi del XVI sec., quando, il passaggio di proprietà del feudo alla famiglia Della Rovera garantì la ricostruzione della struttura castellana, demolita alla fine del secolo precedente. L’intero complesso fu sapientemente inserito nel perimetro murario, segno intelligente di progettazione urbanistica: la mano dell’architetto Antonio da Sangallo, al quale è attribuita l’iniziale progettazione della nuova struttura castellana, si può chiaramente leggere nella dislocazione della porta urbana. La costruzione dell’arco attuale e dell’annesso torrione cilindrico si deve, invece, attribuire alla famiglia Altemps la quale ne commissionò progettazione e costruzione al maestro Martino Longhi il Vecchio.